Quando la casa salubre è anche sostenibile?

Ciao, cerchi casa e ti stai chiedendo se la salubrità può andare di pari passo con la sua sostenibilità di un’abitazione?

Questa domanda, effettivamente, è cruciale.

Come ben sai la conversione dei modelli abitativi da consumistici a una loro versione più sostenibile, concerne proprio la grande sfida dei nostri tempi.

La transizione ecologica in atto riguarda in gran modo proprio gli edifici, in quanto, come riportano le analisi svolte nell’ambito europeo del Renovation Wave, questi sarebbero i diretti responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas serra su tutto il territorio Ue.

Vien da sé che l’acquisto di una casa “green” è una scelta morale ed etica dal peso molto più significativa di quanto ci piaccia ammettere. E se la nostra coscienza ci guidasse verso una simile soluzione, i dubbi che ci assalgono prima di firmare il contratto sono più d’uno…

…non è che la sostenibilità esclude salute e benessere, o viceversa?

Come dicevamo, sostenere il pianeta è importante, ma anche la salute lo è!

In questo articolo ti guideremo punto per punto attraverso la risoluzione di questo dubbio specifico.

Vogliamo aiutarti a trovare la casa dei tuoi sogni!

Indice

Cosa si intende per casa salubre e cosa invece per casa sostenibile

Caratteristiche della casa insalubre

Per capire, vediamo ora cosa si intende per casa salubre…

Caratteristiche della casa sostenibile

Ma quindi, salubrità e sostenibilità vanno effettivamente a braccetto?

Cosa si intende per casa salubre e cosa invece per casa green (o sostenibile)

Ecco, prima di rispondere alla domanda alla base di questo articolo, conviene anzitutto approfondire le definizioni dei due concetti presi in analisi.

Attenzione, perché per chi vuole comprare casa, conoscere questi concetti può fare la differenza tra il compiere la scelta giusta o no!

Infatti, se è piuttosto chiaro cosa significhi “salubrità”, in genere è meno scontato sapere quando sia lecito definire una casa salubre.

Allo stesso modo sembra essere entrato in uso comune il termine di casa green.
Ci sono tuttavia diverse declinazioni del termine che corrispondono a diverse soluzioni abitative.

Partiamo dal primo concetto, scopriamolo nella sua declinazione di casa insalubre, e poi di casa salubre. Dopodiché vediamo anche il secondo concetto, ovvero cosa intendiamo per casa sostenibile.

Caratteristiche della casa insalubre

Sapevi già che la casa incide sulla salute persino di più dell’ambiente circostante?

Cioè, molto spesso abitare nel bel mezzo di un viale trafficato può essere meno dannoso che vivere in una casa insalubre.

Ti sorprende? Il punto è questo…

L’ambiente domestico è il nostro principale spazio di vita. Se i tassi di inquinamento indoor sono particolarmente elevati, le patologie e i disagi persistenti che si possono sviluppare sono davvero numerosi.

Parliamo di problemi alle vie respiratorie e a livello cutaneo (asma, raffreddori persistenti, reazioni allergiche, psoriasi, etc). Ma anche di mal di testa, vertigini, problemi di concentrazione e, purtroppo, persino tumore ai polmoni.

Secondo un Report dell’OMS del 2009, sul territorio europeo sono addirittura 8 famiglie su 10 quelle che abitano in case insalubri. Inoltre…

L’inquinamento indoor è responsabile del 2,7% del carico globale di malattia nel mondo

Si legge sul sito del Ministero della Salute.

Quel che però comunemente si sbaglia a valutare, è l’idea che una casa sia insalubre solo quando la qualità dell’aria risulta scarsa a causa di un tasso di umidità sballato oppure per via di presenza di muffe o agenti inquinanti.

In realtà il concetto è molto più ampio di così...

Per capire, vediamo ora cosa si intende per casa salubre…

Una casa salubre tutela il benessere psicofisico a 360°. Un po’ come una coperta che ti avvolge e che oltre a tenere caldo, profuma, è morbida, ed è bella alla vista.

La salubrità di una casa viene definita dall’attenzione da parte dell’impresa edile che l’ha realizzata nel curare tutti i suoi dettagli.

Aria pulita, sì, ma ad esempio anche acqua addolcita (che ha le caratteristiche dell’acqua di fonte, rende bella la pelle, morbidi i vestiti e conserva bene gli elettrodomestici così liberi dal calcare).

E chiaramente una casa salubre prevede anche un arredamento basato sui principi di ricerca di felicità, facendo tesoro delle conoscenze della Psicologia dell’abitare.

Ti suona?

Pensa inoltre a quanto è importante il tipo di illuminazione che c’è in casa. Una luce ben studiata definisce i contorni e le luci dell’arredamento. Ma incide anche sul ritmo sonno veglia, perché la produzione della melatonina (l’ormone “del sonno”) viene direttamente influenzata da essa: più l’illuminazione è simile alla luce naturale, maggiore sarà la sensazione di relax.

A proposito di relax, chiaramente anche l’isolamento acustico è un fattore da non sottovalutare. Una casa ben isolata è un’oasi di pace, ma anche uno spazio di concentrazione se devi lavorare o per i tuoi figli che studiano.

Se poi andiamo a vedere più nel dettaglio le abitazioni che della salubrità (e sostenibilità) ne hanno fatto il principio alla base del protocollo di costruzione (vedi per esempio le case BeS ad Altamura e Matera), anche la presenza di tecnologie domotiche che agevolano le funzionalità e la sicurezza domestica sono fondamentali.

Un ultimo e ulteriore aspetto, è il prevalere di un design biofilico, basato su elementi che richiamano la natura (che di conseguenza incrementano il benessere e riducono lo stress).

Come vedi, gli aspetti da valutare sono molti e corrispondono ad altrettanti benefici. In una casa salubre la persona è al centro.

Ma l’ecosostenibilità ne può fare parte?

Ecco. La domanda guida dell’articolo rimane sempre questa.

L’idea è di aiutarti a capire quale scelta compiere quando ti appresti a comprare casa.

Ma prima, dicevamo, approfondiamo brevemente anche le caratteristiche della casa sostenibile.

Caratteristiche della casa sostenibile

La casa sostenibile è una casa con ridotti consumi energetici e un basso livello di obsolescenza.

Sai cosa significa quest’ultimo termine?

Con obsolescenza si intende la rapidità di deterioramento di un dato prodotto. In una casa, pertanto, l’obsolescenza è legata anzitutto alla qualità dei materiali utilizzati.

In un nostro recente articolo abbiamo proprio parlato di come la vecchia mentalità consumistica dell’usa e getta vada superata per passare a un “prodotto casa” per l’appunto ecologico, basato sulla qualità anziché quantità.

Oltre alla qualità dei materiali e alla presenza di impiantistica per le energie rinnovabili (come per esempio i pannelli fotovoltaici), una casa green dovrebbe essere di tipo nZEB (nearly Zero Energy Building).

Devi infatti sapere – attenzione, perché si tratta di un’informazione molto importante! – che le case possono avere una classificazione energetica, oppure una propria dell’edificio.

Per capirci, tra le classificazioni energetiche la Classe A4 al momento è la migliore sul mercato. Ma la resa di tali abitazioni non è paragonabile a quella degli edifici nZEB, che producono quasi tanta energia quanta ne consumano.

Per approfondire, ti consigliamo la lettura di questo nostro resoconto sulle differenze tra Classe A4 ed edifici nZEB (dove i secondi, per l’appunto, rappresentano la soluzione più efficiente ed ecologica attualmente disponibile sul mercato).

Inoltre, tieni conto che negli edifici nZEB anche le bollette sono al minimo storico.

Rimane purtroppo la difficoltà di trovare imprese edili di cui potersi fidare: non sempre nZEB viene infatti attribuito “a proposito”. Purtroppo, come in ogni ambito, anche in quello edilizio vige la verità “fatta la regola trovato l’inganno”…

Ma quindi, salubrità e sostenibilità vanno effettivamente a braccetto?

Riavvolgiamo il nastro. Ora che abbiamo le idee più chiare, torniamo al nostro quesito iniziale: una casa salubre può essere anche sostenibile?

Come dicevamo, la domanda non è affatto banale. In molti se la pongono nel delicato momento dell’acquisto della casa. Il motivo è che chi non è esperto del campo, giustamente tende a pensare alla salubrità come a un lusso, mentre alla sostenibilità come una forma di rinuncia di agio.

In realtà, è un falso percettivo legato più che altro a verità del “passato”.

Effettivamente, fino a non troppi anni fa, il lusso abitativo era fortemente connesso a una dimensione di grande spreco.

In nome di questa memoria, si tende quindi a pensare che per abitare in maniera sostenibile sia necessario trasferirsi in un eco-villaggio, in una fattoria, o un rudere di campagna.

Ma non è così!

Seppur siano ancora davvero poche le case salubri situate in edifici nZEB, quello della sostenibilità abitativa è un modello emergente potenzialmente sempre più reale e concreto anche per la vita in città.

Il tutto, come dicevamo poco fa, sta nel trovare imprese edili che siano serie, metodologiche, e affidabili.

Grazie alle ricerche interdisciplinari eseguite nel campo dell’edilizia, che hanno visto l’impegno congiunto di ingegneri, architetti, progettisti e molti altri esperti, “casa salubre” oggigiorno può, in alcuni casi (come quello delle già citate case BeS ad Altamura e Matera), diventare sinonimo di casa “casa sostenibile”.

Il benessere e la salute della persona in questo modello si sposano finalmente alla perfezione con quelle del pianeta.

Il percorso da fare nell’ambito della rivoluzione green è indubbiamente ancora ampio. Si tratta peraltro di una scommessa aperta che l’umanità potrà vincere solo grazie alle scelte di ogni singolo individuo.

Scegliere oggi una casa salubre e green, è un modo concreto per assumersi la responsabilità della propria salute e del proprio modo di stare al mondo. L’abc per costruire un futuro migliore per tutti!

Edil Pepe