Come una casa ben fatta può migliorare la qualità delle relazioni

Ciao, sapevi che la casa può incidere significativamente sulle relazioni tra conviventi?

Per esempio la mattina c’è chi ha interminabili discussioni sull’utilizzo del bagno. Il pomeriggio chi si scontra col proprio figlio perché alza troppo il volume della musica. Oppure di sera, per qualcun altro nascono malumori perché deve occuparsi da solo della cucina in quanto troppo piccola per starci in più persone.

Insomma, parliamo di tanti piccoli conflitti quotidiani che possono creare fastidiosi e faticosi malumori persistenti.

Aspetti che per chi si appresta a comprare casa non sono trascurabili. Ne va della qualità di vita.

La casa come spazio relazionale è un argomento molto caro alla Psicologia dell’abitare, la disciplina che studia come generare felicità e benessere in ambito domestico.

Per scrivere questo articolo abbiamo tratto ispirazione da più fonti…

Partiamo da un piccolo excursus storico nel sito archeologico di Paestum. Vogliamo farti scoprire come sin dall’antichità l’architettura veniva utilizzata per sostenere determinate dinamiche relazionali e funzioni sociali.

Poi torniamo al presente per vedere come nelle nuove case di grande pregio la cucina venga concepita come cuore pulsante dell’ambiente domestico.

Dopodiché ci occupiamo delle buone relazioni intese come un fattore di salubrità, cioè di benessere in casa.

Infine, per chiudere l’articolo, ti indicheremo anche dove poter visionare nuove costruzioni ad Altamura e Matera che tengano conto anche di aspetti delicati come questo delle relazioni in casa.

Indice

Paestum: dalla planimetria del sito a quella delle case, tutto riflette la vita sociale dei tempi

Il nuovo lusso: la cucina come cuore pulsante della casa

La casa incentrata sulle relazioni concorre a creare un ambiente più salubre

Le nuove costruzioni a Matera e Altamura che favoriscono il benessere delle relazioni

Paestum: dalla planimetria del sito a quella delle case, tutto riflette la vita sociale dei tempi

In che modo l’architettura è funzionale alle relazioni?

Per rispondere a questa domanda guardiamo al passato. Prendiamo come esempio il noto sito archeologico greco-romano Paestum in provincia di Salerno.

C’è da dire che tutta la pianta della città rifletteva quella che era la vita sociale: dall’anfiteatro utilizzato per le assemblee pubbliche, fino alla disposizione delle abitazioni per quartieri in base alle classi di appartenenza degli abitanti, niente era lasciato al caso.

Per quanto riguarda le case riportiamo una citazione riportata direttamente dal sito-web del sito archeologico:

La pianta della casa greca si ricollega con la tradizione micenea ed in genere mediterranea. È un’abitazione unifamiliare, intima e raccolta, di forma rettangolare, tutta rivolta verso lo spazio interno del peristilio, al quale si giunge attraverso uno stretto corridoio di accesso, il vestibolo, e sul quale si affacciano vari ambienti che da esso ricevono luce ed aria. È a uno o due piani. In quest’ultimo caso il pianoterra è riservato alla vita di rappresentanza, alle sale per gli ospiti e all’ “andron”, la sala più importante, dove gli uomini soggiornano, che è situato in fondo al peristilio, in asse con l’entrata, e che talvolta è preceduto da un’esedra. Il piano superiore è riservato alle donne che, in Grecia, vivono in una sorta di segregazione e non partecipano alla vita e agli svaghi degli uomini.

Noti niente di particolare?

Esatto! Per quella che era la vita sociale all’interno del contesto culturale dei tempi, l’indipendenza del genere maschile, nonché il suo ruolo decisionale e amministrativo all’interno della società, faceva sì che persino le abitazioni prevedessero delle stanze dedicate in cui il gentil sesso non era il benvenuto.

Nelle famiglie di Paestum, spettava all’uomo gestire le politiche famigliari rivolte all’esterno e atte a stringere legami strategici.

Chiaramente non ci interessa discutere in questa sede sulla questione dei rapporti di potere e/o sinergia tra i generi che, com’è noto, assume una forma specifica a seconda della cultura di riferimento.

Ci sembra invece di grande interesse, ai fini delle nostre riflessioni, sottolineare come sin dall’antichità l’architettura sia sempre conformata ad esigenze sociali e relazionali bene precise.

Il nuovo lusso: la cucina come cuore pulsante della casa

Bene, ora facciamo un salto avanti per atterrare dritti dritti nel Novecento.

Nelle case realizzate prima che le donne iniziassero gradualmente ad affermare la loro autonomia finanziaria a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, il ruolo femminile prevedeva comunque quello di essere principalmente la “custode del nido”.

Ciò implicava che la donna facesse la casalinga e facesse trovare il pasto caldo in tavola alla famiglia quotidianamente.

In un certo senso, era il suo “lavoro”. La planimetria che ancora oggi troviamo nella maggior parte delle case rifletteva proprio tale funzione del genere femminile all’interno del sistema-famiglia.

Le cucine erano piccole o comunque sempre divise da pareti dalla sala da pranzo.

Ma poi…sono di nuovo cambiati i tempi e gli equilibri di coppia. Per capire come, facciamo un altro salto in avanti e arriviamo finalmente al presente.

La famiglia contemporanea è generalmente costituita da genitori lavoratori. Le relazioni sociali del nucleo famigliare vengono inoltre intessute da parte di entrambi i generi, anche quando si parla di strategia del posizionamento sociale.

Questo scenario comporta l’esigenza di rimodulare la concezione di casa in maniera che sia conforme alle attuali esigenze.

Nell’ambito dell’interior design si sta rispondendo al nuovo contesto culturale tramite lo sviluppo di un concetto abitativo che individua nella cucina il cuore pulsante della casa.

In un clima di parità cucinare diventa un’attività condivisa, un momento per stare assieme

In una realtà in cui entrambi lavorano, la sera e i fine-settimana rappresentano quei momenti in cui vivere la famiglia o comunque le relazioni.

Se uno dei due dovesse preparare la cena per tutti da solo, a lungo andare ne potrebbero scaturire comprensibili sensazioni di isolamento e frustrazione.

Per questo motivo, nelle case di pregio di nuova costruzione che individuano la cucina come cuore pulsante, le cucine sono molto più spaziose. Spesso le pareti spariscono: cucina, sala da pranzo e delle volte anche il salotto, diventano un unico ambiente di vita.

Un luogo dove stare in più persone e svolgere più attività.

Questo genere di case prevede spesso una cucina a isolotto con diversi punti in cui sono disposti i fuochi; mobili estraibili o trasformabili per soddisfare esigenze variabili (come per esempio il mobile che da poggia-oggetti si trasforma in tavolo); sgabelli; tavolo con sedie e divano o pouffe nella parte dedicata al relax.

Nota: se vuoi approfondire il tema di come l’interior design può sostenere o migliorare la qualità delle relazioni, ti consigliamo anche la lettura di questo articolo dove prendiamo in analisi l’impatto della luce e dei colori, inoltre forniamo diversi suggerimenti che potresti trovare utili.

La casa incentrata sulle relazioni concorre a creare un ambiente più salubre e comfortevole

Quando la casa riflette le effettive esigenze relazionali di chi la abita, la vita diventa più semplice.

Uno spazio adeguato non solo favorisce la socialità, ma permette anche a ciascuno degli abitanti di portare avanti le proprie attività, senza che queste creino disturbo agli altri.

La pace è un bisogno primario per la mente e il suo benessere.

Esistono soluzioni abitative che per risolvere questo problema hanno sviluppato pacchetti specifici come il Sistema Silenzio Garantito nelle case BeS.

Per intenderci, la sua efficacia è tale che la signora Imma Calia in una nostra recente intervista ci ha riportato addirittura di come lei e suo marito si siano meravigliati positivamente nel constatare che vi fosse una perfetta insonorizzazione tra la loro camera da letto e quella del figlio.

Il ragazzo – riporta la madre – ama infatti ascoltare la musica a volume molto alto. Ma fortunatamente questo non è mai stato un problema.

Ora. Prova a immaginare in una situazione di una casa comune, senza questo tipo di soluzione, come avrebbero potuto risentirne i rapporti: i genitori avrebbero giustamente richiesto silenzio e l’avrebbero vissuta come una richiesta che esige rispetto, il ragazzo probabilmente si sarebbe sentito frustato e si sarebbe isolato nel suo mondo mettendo le cuffie.

Certo. Tutto si può fare. Ma quel che intendiamo dire è che non tutte le soluzioni sono necessariamente soluzioni buone od ottimali.

Le nuove costruzioni a Matera e Altamura che favoriscono il benessere delle relazioni

Chi può, pertanto è bene che compia scelte ben ponderate valutando fra le varie cose anche gli scenari relazionali.

Comprare casa considerando anche questo aspetto può aiutarci a prevenire grandi mal di testa e favorire momenti di gioia.

Se ti stai chiedendo dove è possibile valutare delle nuove costruzioni ad Altamura o Matera, puoi dare un’occhiata alle nuove case BeS già disponibili o in fase di realizzazione.

Edil Pepe